Potare il rosmarino è una delle principali cure da dedicare a questa pianta erbacea ed aromatica così da permettere di mantenere una buona capacità di crescita e stato di salute, come altre strutture vegetali come questa anche il rosmarino è immancabile in tantissime case ma anche in giardino e negli orti, impiegata parecchio in cucina per in saporire ogni forma di prodotto di consumo dalle zuppe alla carne.
Conoscere “quando” è importante nell’ambito della potatura ma anche “come”, perchè come ogni intervento che va a modificare la struttura della pianta la tempistica è importante così come è naturalmente possibile anzi consigliabile trovare una corretta posizione per far crescere correttamente il rosmarino. Anche se è una pianta resistenza ha le proprie forme di ritmo e tempistiche da rispettare.
La cura del rosmarino
Conosciuta già in antichità come pianta spontanea, il rosmarino presenta un aspetto facile da riconoscere, infatti si sviluppa soprattutto in altezza con i rami ricchi di foglie piuttosto coriacee e resistenti che possono anche superare agevolmente l’anno di vita, anche se tendono allo stesso tempo ad essere meno odorose e tenere trascorso tutto questo tempo.
E’ un prodotto tipico del contesto mediterraneo ma si trova praticamente in tutto il mondo seppur ad altitudini diverse, è una specie che privilegia il clima temperato ma si adatta anche alle temperature appena sopra i 10-12 gradi. Il periodo migliore per potare il rosmarino è soprattutto l’inizio della primavera, in quanto il vegetale in questo periodo “esce” dal riposo vegetativo.
Quando potare
E’ importante però capire anche “come” effettuare la potatura cosa non così banale, perchè è una operazione leggermente diversa da quella che solitamente effettuiamo per ottenere i rametti odorosi della pianta: farlo all’inizio della primavera riduce anche la reazione negativa da parte della pianta che sta uscendo proprio in vista dell’estate dal risposo vegetativo.
- Utilizzare un paio di forbici da cucina o da giardino affilate
- Non tagliare mai più di un terzo del ramo meglio ancora limitarsi a cimare entro i 5 cm dalla punta
- Selezionare solo i rami oramai secchi o meno verdi
La potatuara in questo modo potrà garantirci anche un aspetto più ordinato e definito, soprattutto se la facciamo crescere in un grosso vaso, diventa anche più facile da tenere sotto controllo in vista del periodo di fioritura e crescita maggiore ossia l’estate. Ricordiamo che sempre attraverso l’eliminazione dei rami, stavolta però più lunghi ed in salute possiamo sviluppare una nuova pianta partendo dalla talea.
Infine la potatura serve anche a concentrare le energie del rosmarino contribuendolo ad eliminare oramai rami e sezioni che non sono semplicemente più utili alla pianta stessa, ed in molti casi può essere concepita come un modo per liberare la struttura vegetale da elementi che influsciono sulla presenza di luce ed altri nutrienti al suo interno, quindi è qualcosa da fare con attenzione.