Funghi da coltivare in casa: ecco quali sono

Coltivare funghi è una delle operazioni maggiormente interessanti e stimolanti come alternativa alle tradizionali piante, essendo i funghi qualcosa di notevolmente differente da ortaggi ed erbe aromatiche, scegliere le varianti e saperle gestire è qualcosa che può dare davvero risultati interessanti e sviluppare una vera e propria forma di apprendimento. E’ anche possibile coltivare funghi in casa, il primo passo è scegliere.

In natura esistono migliaia e migliaia di funghi ma solo alcune specie sono considerabili estremamente sicure ed adatte alla coltivazione ed al consumo effettivo, proprio per questo motivo è essenziale capire quali scegliere e come farle coltivare con poco sforzo ed una ottima produttività. Non tutti i funghi sono uguali, come vedremo insieme nelle prossime righe.

La fungicoltura

Inevitabilmente i funghi suscitano curiosità e mistero da secoli, la specie umana ha imparato a coltivarli già molto tempo fa, ed oggi le fungiculture sono diffuse anche nei propri giardini o anche utilizzando un semplice ceppo o una fungaia. Infatti hanno bisogno come per le piante dei miceli ossia l’equivalente dei semi, e condizioni di vita diverse dalle piante.

E’ interessante scoprire le caratteristiche dei funghi ma anche imparare a gestire la crescita, l’illuminazione e l’habitat necessario. Generalmente nelle giuste condizioni è possibile raccogliere i funghi partendo da zero meno di un mese dopo dall’innesto del substrato e dei miceli. Ma quali sono le qualità e tipologie di funghi da scegliere?

Quali scegliere?

Naturalmente quelle di tipologia adibita al cibo, come i porcini, gli champignon, shiitake, ed i Pleurotus oltre al Piopparello. In tutti i casi i funghi hanno bisogno di una superficie definita alla loro crescita e coltivazione , possiamo partire da una balla con terriccio e substrato già preparata con i miceli oppure innestare noi stessi questi ultimi. E’ importante:

  • Il sistema in cassetta uno strato di plastica trasparente che deve essere ben saldato con chiodi o altri metodi.
  • Questo servirà come base per un composto specifico fatto di letame, foglie e terriccio sterilizzato (basta metterlo per alcuni minuti nel microonde)
  • Poi il tutto va posizionato all’esterno, ed il substrato tenuto umido per almeno dieci giorni

Dopodichè dobbiam interrare i miceli tenendo una distanza di almeno una dozzina di cm l’uno dall’altro e ricoprire accuratamente il tutto con il substrato, il luogo ideale è umido e non troppo illuminato ma abbastanza ampio da far passare una quantità sufficiente di aria. E’ una buona idea utilizzare un telo interno di plastica sufficientemente ampio da coprire il substrato quando necessario.

Generalmente i funghi menzionati necessitano almeno una settimana a tempereature calde, poi con la prima formazione di muffa possiamo tenere la cassetta in una porzione di area più fresca. La raccolta può avvenire già dopo 2-3 settimane, meglio non strapparli ma tagliarli a pochi cm dalla base così da permettere la loro riproduzione.

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