Come legare i pomodori nell’orto: ecco il metodo del giardiniere

La cura dei pomodori può dare enorme soddisfazione, anche quasi più della raccolta di questo eccellente protagonista nelle tavole italiane come quelle di tutto il mondo, che è ad oggi uno degli ortaggi (anche se dal punto di vista botanico è un frutto) più coltivati e quindi più consumati, anche a livello “locale”. Importante però legare le piante di pomodori in particolare farlo nel modo e tempo giusto.

Infatti la struttura del pomodoro nella maggior parte delle versioni e tipologie costituisce quella di una pianta rampicante ma che in molte versioni produce anche dei frutti che col tempo e la maturazione diventano pesanti al punto da far piegare il fusto principale oltre a quelli secondari, con conseguenze ovviamente non positive. Come e quando piegare la pianta dei pomodori dell’orto?

Crescita e peso del pomodoro

Una vera e propria pianta immancabile in un orto come si deve, totalmente legata all’ambiente temperato del nostro paese, quella del pomodoro richiede impegno e preparazione a partire dalla semina, come chiunque conosce a sufficienza questa specie, tutto parte da molto prima della crescita dalla semina, in quanto il pomodoro è esigente.

Produttiva come pianta, a che ha bisogno di un po’ di attenzioni: la pianta infatti una volta germogliata nella maggior parte dei casi si sviluppa in altezza e poi con la produzione dei frutti ha bisogno di un tipo di sostegno abbastanza solido. Generalmente non bisogna ritardare nel concepirlo, anzi meglio farlo quando è cresciuta di almeno 30 cm.

Come legare i pomodori

Farlo dopo potrebbe essere troppo tardi e compromettere la salute della pianta. Stabilito questo bisogna anche capire che legare nel modo giusto aumenta anche la produttività del pomodoro e permette di ottenere anche un raccolto molto più interessante, come vedremo nelle prossime righe, i vantaggi sono tanti, anche di una pianta che cresce poco:

  • Migliora l’esposizione a sole ed aria
  • Allontana la pianta dal terreno tenendola quindi distrante da sporcizia, insetti e lumache
  • Permette una crescita agevole

Esistono vari metodi, molti utilizzano corde vegetali come canapa o yuta ma anche sintetiche come il nylon, l’importante è che mantengano un minimo di elasticità e non siano troppo strette così da permettere alla pianta di svilupparsi. Il metodo più semplice è quello dei pali o dei sosteni, da porre accanto a loro se si tratta di una singola pianta oppure ad una certa distanza incrociando la corda così da tenerle insieme.

Conviene legare la corda intorno al gambo, molto impiegate sono le legature a 8 oppure quelle a 4 ossia che prevedono vari passaggi intorno al gambo ed al busto. Ricordando che la corda deve essere molto resistente ma anche elastica può essere una buona idea per una pianta grande fare 2-3 passaggi. Per una pianta in vaso va bene solitamente un bastone abbastanza flessibile.

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